La dilazione, Friedrich Dürrenmatt, Giulio Einaudi editore, Collezione di teatro,1979
In una grande, cupa sala, c'è un trono gotico in arenaria, rovinato e consunto. E' la sala del trono trasformata in stanza da lavoro "sia per semplice mancanza di riguardo, sia per calcolata malignità nei confronti della tradizione, sia per sbadataggine."
Così fece il dittatore dopo avere abolito la monarchia, e tale resta quando egli, sofferente e morente si trova, torturato, nella stanza accanto. In questo ambiente è insediato il governo reggente, provvisorio, nella persona di Sua Eccellenza, che deve tenere salda la nazione che già sospetta ma non sa. Mentre il popolo viene tenuto all'oscuro di quanto accade a palazzo, Sua Eccellenza trama, fa le sue mosse come su uno scacchiere.
Non è un mistero che quella messa in scena, è la rappresentazione degli ultimi giorni di vita del generale Francisco Franco, dittatore e capo del regime franchista in spagna per 36 anni.
Tra politici, prelati, eredi al trono della monarchia che forse sarà restaurata, una schiera di medici deve tenere in vita il dittatore, tra atroci sofferenze, dilazionando il suo trapasso, per permettere a Sua Eccellenza di fare le sue mosse per trovare una soluzione, per la perpetuazione del potere.
Attraversata da spiriti maligni, generazioni passate, invasa da torturatori, da qualunquisti, dalla menzogna, dal sangue e dal dolore, questa stanza sembra l'anticamera dell'inferno. La fucina dalla quale scaturisce il nuovo potere, come se un governo, quale che sia, debba essere forgiato dal male.
Cronologia: Friedrich Dürrenmatt vita e opera
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