[ È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. ]
John Keating (Robin Williams), in L'attimo fuggente, 1989

infonauta

"Non si può restare fuori dalla storia, non possiamo rifiutarci di fare tutto quello he possiamo per dare una impronta ragionevole e umana al mondo, quanto più ci si configura davanti come insensato e feroce".
italo calvino


l'Argonauta credeva di essere una rivista. si pensava come tale e quindi come tale voleva lavorare.
ma era tutta una scusa per godere il piacere dello stare insieme e di avere una bandiera comune, anzi, una nave sul mare dell'immaginazione che potesse recare la nostra anima al di la di ogni possibile fine del mondo.
pensava cose belle l'Argonauta ma a volte faceva un po' di confusione, come quando sosotenva la libera espressione di tutte persone, e allo stesso tempo decideva chi e cosa poteva scrivere ed essere scritto.
era un luogo, non di quelli che un giorno attraversi e dici: come mi sei mancato. ma piuttosto che ti mancava sempre perchè quasi mai riusciva ad essere come lo volevi e spesso era molto più di quanto avresti potuto immaginare. era il luogo dove ci si raccoglieva a raccontarsi, a leggersi, a sostenersi in quei tentativi di scrivere che ci facevano pensare che un domani un romanzo..
allora si pensava che ci volesse "il mare immenso delle idee di tutte le persone" perche l'Argonauta potesse essere senza confini. oggi, che di confini ne ha attreversati tanti, compresa la propria fine che tra le tante fini del mondo è stata la meno tracciata e marcata, oggi naviga così, con a bordo solo gli argonauti, superstiti sopravissuti alle intemperie delle proprie vite, che sanno, vecchi lupi di mare, che dopo tutto arriva sembre un buon vento.


per gli argonauti:
guido grilli, vincenzo mancuso, francesca torrani, ivan miozzari