[ È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. ]
John Keating (Robin Williams), in L'attimo fuggente, 1989

La vecchiaia di febbraio


Ho capito di essere vecchia.
L’ho capito lunedì sera, quando i numeri hanno raccontato qualcosa di nuovo, quando il capo di un movimento – forte di quei numeri – ha chiesto a tutti di genuflettersi davanti al nuovo divenuto padrone di un paese.  Divenuto – con la legittimazione dei voti - padrone d’Italia.
Ho capito di essere vecchia perché non ho sentito la necessità, né ora né prima d’ora, di rigenerare e rilanciare la mia e l’altrui sorte attraverso le sole urla e le sole vaghe parole (poi rimane quel “vaffanculo” con il quale è stata titolata, anni fa, una giornata, ma ch’io ricordi è l’unico inequivocabile termine venuto da lì).  Sono vecchia perché non ho sentito di aderire ai moti di distruzione per – c’era scritto su uno dei numerosi post su facebook – staccarsi dalla storia.