Julio Cortázar
STORIE DI CRONOPIOS E DI FAMAS
Einaudi Tascabili, 1962
Il lavoro di ammorbidire il mattone tutti i giorni, il lavoro di aprirsi un passaggio nella massa appiccicosa che si proclama mondo,ogni mattina inciampare nel parallelepipedo dal nome ripugnante, con una canina soddisfazione che tutto è al suo posto, la stessa donna accanto, le stesse scarpe, lo stesso sapore dello stesso dentifricio, la stessa tristezza delle case di fronte, della sporca scacchiera delle persiane con la scritta HÔTEL DE BELGIQUE.
Puntare la testa come un toro svogliato contro la massa trasparente al cui centro prendiamo il caffelatte e apriamo i giornale per cedere quel che è successo in qualsiasi angolo del mattone di cristallo. Rifiutarsi a che il delicato gesto di girare la maniglia, gesto grazie al quale tutto potrebbe trasformarsi, avvenga con la fredda efficacia di un riflesso quotidiano. A presto cara. Buona giornata.